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Prime Esperienze
“Mi metto a fare la puttana” - cap. Primo: Non è proprio come dirlo.
di Bigone100
23.09.2023 |
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"E mi porge il contante pattuito..."
PRIMOEccoci qua infine.
Ne abbiamo parlato e riparlato, valutato assieme i pro ed i contro, analizzato ogni singolo dettaglio che ci veniva in mente. Molte cose sono evidenti, nessuno regala soldi, i guadagni senza fatica esistono solo nei sogni e forse nelle lotterie. Così come il rischio di essere sputtanati, il rischio di malattie, etc etc.
Ma alla fine sono sempre e solo parole, per capire qualcosa di più ormai non resta che fare qualche prova.
Così abbiamo deciso di iniziare, per gradi, provare vedere e capire se la cosa è fattibile e con quali limiti. Anche per capire se il gioco vale la candela.
Con molta cautela e moltissime precauzioni ho organizzato il primo incontro, questa cosa ha richiesto un tempo lungo, commercialmente improponibile, ma per le prime volte è bene procedere con cautela. Abbiamo deciso di fare questa prova, poi fermarci a riflettere se continuare con altre, magari più impegnative, e decidere se è dove settare il nostro target ed i nostri limiti.
Per l’esordio ho selezionato questo tipo, persona abbastanza qualunque (non era il caso di iniziare con qualcuno particolarmente sgradevole, ma nemmeno di selezionare persone attraenti, ovviamente), sui cinquanta anni, che vuole riceverci a casa sua. Ho concordato 300, per un dopocena, nessuna perversione particolare e penetrazioni con preservativo per quanto riguarda ano e vagina. Il prezzo è discreto, non eccezionale ma nemmeno pessimo. D’altra parte bisogna pur cominciare. Il mio ruolo potrebbe essere quello di regista, poi quanto partecipe si riserva di deciderlo sul momento. Insomma un esordio moderato per vedere come va.
Con queste premesse penso sia stata saggia la tua decisione di indossare un outfit altrettanto moderato, ovviamente non castigato, ma plausibile anche per una che non sta andando a prostituirsi.
Ti metto in borsetta una buona scorta di preservativi, non perché mi aspetti uno stallone instancabile, ma perché potrebbe voler cambiare buco più volte, e dobbiamo fare il possibile per tenere in ordine le attrezzature produttive. Inoltre salviette, anche perché il gusto del lubrificante dei preservativi non ti piacerebbe, e poi se lui decidesse di usare i suoi, magari ritardanti, la lidocaina che gli resta sul membro si trasferirebbe sulle labbra e sulla lingua, ed anche queste attrezzature produttive non devono essere compromesse, nemmeno temporaneamente. Infine un contenitore di lubrificante, perché anche se ti preparo i buchi lubrificati prima di scendere dalla macchina, una aggiunta può sempre servire.
Partiamo, posizione sul navigatore e via, ti chiedo se sei sicura di voler fare questa prova, annuisci poi non parli, sei immersa nei tuoi pensieri, ti lascio in pace, spero ricordi che poi dovrai anche parlare, un po’ di interpretazione sarà necessaria. Mi hai chiesto che parte recitare per il massimo del successo, purtroppo non sempre si può saperlo in anticipo, la vera professionista lo capisce strada facendo, si adatta ed improvvisa. Proverai, anche questo è fare esperienza.
Arriviamo, ci accoglie il padrone di casa che sarà il tuo primo cliente, ci offre da bere e ci accomodiamo su un ampio divano. Lo guardò, è un uomo normale, dimostra i suoi anni non di meno ma nemmeno di più, non è altissimo ed è calvo, però quando si è avvicinato per darci i bicchieri si percepiva chiaramente un profumo di sapone, meno male. Ti guarda con attenzione mentre beviamo, poi mi dice:
- ammetto, avevi ragione è davvero una gran figa, temevo ti presentassi qua con una pantegana a farmi perdere tempo, ma almeno per il lato estetico non ho dubbi.
E mi porge il contante pattuito.
Metto via e dico:
- bene andiamo a incominciare, hai deciso se vuoi guidare tu o vuoi che guidi io?
- guida pure tu, poi se ho delle richieste particolari te lo dico
- ok, io procedo secondo il mio gusto, se vuoi cambiare qualcosa dillo.
- si ma avevamo stabilito che lei non sarebbe stata zitta e muta a prenderlo e basta
- tranquillo, lo sa.
Ti guardo, mi guardi con aria convinta, questa prova a quanto pare la vuoi proprio fare.
- bene, allora spogliati e fai vedere la merce, le scarpe le puoi tenere
- brava, gira su te stessa, piegati bene, apri le chiappe, depilata e pronta all’uso
- vieni, adesso inginocchiati tra le sue gambe, e digli come avresti intenzione di procedere
Ti inginocchi, ti passi la lingua sulle labbra, inizi ad armeggiare con i suoi pantaloni, e intanto
- beh, prima te lo scappello e ci presentiamo, lo bacio lo lecco, lecco anche le palle e poi te lo prendo in bocca, lo coccolo tra la lingua e le guance, lo insalivo e lo rendo scivoloso, così poi posso cacciarmelo bene in gola. Che ne dici?
Il tipo sembra estasiato dalle tue parole, ti dice solo: vai vai!
Tu ti metti al lavoro, io che ti conosco bene vedo il sospiro di sollievo, ti pesa più parlargli che succhiargli il cazzo. Lo sapevo, e cercherò di aiutarti, ma un po’ alla volta dovrai imparare a parlare se vuoi fare questo lavoro con successo.
Ricevi un sacco di complimenti, poi il tizio dice:
- dai, mettiglielo nel culo così me la prepari per dopo
mi soffermo solo ora a guardare cosa stai succhiando, in effetti è un po’ più grande del mio, niente di smisurato certo, ma la differenza si vede. Penso che per quanto riguarda le dimensioni ti sei trovata subito in acqua alta, ma tanto se vuoi fare questo mestiere è bene affrontare i “problemi”, anche quelli grossi.
Nel limite del possibile siamo d’accordo per cercare di soddisfare il cliente, quindi procedo e con qualche spinta te lo infilo fino in fondo, tu fai qualche gemito sul suo cazzo, poi ti interrompi e dici:
- piano, mi stai rompendo il culo
ed io apprezzo che tu stia cominciando a lavorare anche sull’interpretazione.
Lui mi chiede di darti dei colpi più forti quando affondi la gola, in modo da aiutarti a conficcarlo tutto. Lo accontento, ed infatti dopo qualche tentativo esclama
- ooh, adesso siamo dentro entrambe fino in fondo, pensa, se le sborrassimo dentro i nostri spermatozoi si incontrerebbero, magari subito dopo lo stomaco, ma solo i migliori, quelli passati attraverso tutte le peripezie.
Ma poi decide che è ancora presto per sborrare, probabilmente non è sicuro delle sue capacità di ripresa e non vuole fumarsi 300 euro in meno di un quarto d’ora. Ti ferma e ti dice, mettimi un preservativo e poi sali a cavallo.
Tu provvedi, gli infili il preservativo con la bocca, come ti ho insegnato, il sapore non è gran che ma la procedura è veloce e sicura evitando il contatto con le unghie o altri maltrattamenti dell’importante strumento profilattico.
Poi sali sopra, e nonostante le dimensioni ragguardevoli te lo infili con disinvoltura, io che sempre ti osservo ho notato un po’ di difficoltà, ma alla fine lo hai preso tutto e bene e cominci a lavorare. Un bel movimento di bacino ed una bella espressione, lui è convinto che ti piaccia, ti incoraggia ti fa complimenti. Tu rispondi a tono:
- mmmm che bel cazzo, come mi riempie bene, me lo sento sino in gola, dai scopami che te lo succhio con la fica, fammi venire.
Il tipo si scalda, ti afferra ti impala, ti lascia andare anche qualche manata sulle chiappe, si arrossano ma niente di più. Penso che se continua così ancora un po’ ci avviamo verso la conclusione, ma in realtà passano i minuti e questa conclusione non arriva, mi butti un occhiata, capisco che la figa comincia a farti male, ti lancio uno sguardo di intesa. Capisci al volo, non mi aspettavo niente di meno, e ci infili un orgasmo perfettamente recitato (almeno penso), il tipo è in estasi ti incoraggia ti insulta ti afferra e ti assesta dei colpi davvero energici. Poi la situazione si calma un po’, ma lui continua a pomparti, non è venuto. Eppure il preservativo è uno dei nostri e non è certo ritardante. Mi dice:
- dai, piantagli di nuovo il cazzo in culo, facciamola venire ancora sta Troia.
Mi metto dietro e mi apro la strada nel tuo culo, sei piena lo sento, faccio quasi fatica a trovare spazio, e mi rendo conto che quando te lo piantiamo entrambe sino in fondo sei un po’ in difficoltà. Cambio ritmo, affondo quando lui si ritrae, in questo modo i nostri cazzi si incontrano a metà strada, si toccano, lo sento chiaramente.
Ti pompiamo per un po’, poi cominci ad agitarti e fingi un altro orgasmo, per vedere se riesci a farlo sborrare, accidenti sei proprio brava a fingere. Finito il tuo godimento simulato (credo), lui si ferma e mi dice:
- mi pare che la zoccola cominci ad essere stanca, cosa dici? Le diamo da bere?
Però, l’amico, una bella resistenza, annuisco con aria complice pensando che se conclude è meglio anche per te, e soprattutto se conclude così risparmiamo questa prova al tuo culo.
Ti fa mettere in ginocchio e poi mi dice di sborrarti in faccia, provvedo con facilità e tra l’altro complice l’interruzione produco come da tempo non capitava. L’immagine è davvero arrapante, anche se ho provveduto a mano perché non c’è stato tempo di pulirsi e non ho voluto darti da succhiare il cazzo appena uscito dal tuo culo.
Ora tocca a lui, che ti dice:
- voglio sborrarti in gola, direttamente nell’esofago senza che tu la debba ingoiare
Ti afferra la testa, te lo lascia accomodare, è già ben lubrificato perché ha appena sfilato il profilattico, il sapore non è gran che ma aiuta a scivolare. Te lo pianta in gola con tre colpi e comincia subito a sborrare. A giudicare dalle contrazioni conto almeno cinque schizzi, anche lui te ne sta dando un bel po’. Vedo che diventi un po’ rossa, ma devo dire che ti lascia andare prima che io inizi a preoccuparmi.
ti porge anche le salviette, poi si ritira in bagno.
Quando esce è già vestito e noi altrettanto, ti offre un altro drink che accetti volentieri, penso anche per mandar via il sapore, io no devo guidare. Saluti veloci, ci sentiamo magari, grazie, grazie.
Saliamo in macchina e ci avviamo verso casa, mi guardi ti guardo, mi dici:
- non chiedermi niente, ci devo riflettere, non è stato terribile ma nemmeno facile, ma soprattutto ho capito che non ci sono garanzie di niente. Malattie chissà speriamo che sia sano, privacy chissà speriamo non mi abbia filmato o fotografato a mia insaputa, speriamo che i soldi siano veri, etc. Ma soprattutto, i prossimi clienti potrebbero essere molto meno gradevoli. Quindi ci devo pensare…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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